...Traduzione...  
...Sabato, 2 febbraio 2002...

Avrei sicuramente preferito incominciare questa rubrica con toni più lieti,
ma alcuni ultimi eventi della mia vita personale e professionale mi hanno
modificato al punto che ho cambiato l'obiettivo principale di questa pagina:

in principio voleva essere semplicemente una copia del più famoso "Diary of a hero"
di Dave Mustaine, con tutte le mie impressioni sulle serate svolte dal gruppo, ma poi,
visti i veleni e le ambiguità che sembrano caratterizzare il nostro paese e non solo,
ho deciso di dire tutta la verità, senza filtri, senza ipocrisie, su tutto ciò che ci succede,
lasciando poi decidere chi legge se avevo torto o ragione nell'imbestialirmi.

Perciò, se gli AXTRA incontreranno gestori o direttori artistici capaci ed intuitivi, piuttosto
che con le classiche "fette di salame" sugli occhi e bugiardi, pubblici calorosi ed interattivi,
piuttosto che gente malcapitata, che sembri trovarsi lì per caso, giornalisti o professionisti
del settore disponibili e creativi, piuttosto che inaccessibili ed incompetenti, ed infine, ma
non meno importanti, "colleghi" musicisti socievoli e cooperanti, piuttosto che "rockstars"
con il culto di se stessi, qui scriverò ogni dettaglio di questi incontri, fornendo così una
utile guida a voi là fuori per fidarvi delle persone giuste e capaci onde evitare
accuratamente di commettere gli stessi miei errori dati dall'inesperienza.

Mi rivolgo specialmente a chi, nei gruppi musicali, si trovasse ad interpretare il mio
stesso ruolo, cioè quello dell'organizzatore, del musicista, del tecnico e dell' "ufficio
relazioni pubbliche" allo stesso tempo, e so che siete tanti nel mondo: quante volte
ci seremo ripetuti frasi del tipo "Aaah, a saperlo prima..." oppure "Nessuno mi aveva
avvisato..."? Beh, iniziative come questa possono provare sicuramente a dare una
soluzione alle incomprensioni (Ed aggiungerei anche mettere nei guai il sottoscritto!!!
HE...HE...HE...), del resto non è mai esistito un "sindacato musicisti", che ci potesse
tutelare nei nostri rapporti con i "datori di lavoro"...

Ma non importa, per quel che mi resta da vivere nel mondo dei piccoli clubs alla mia
veneranda età musicale, non ho più intenzione di mangiare merda tutti i giorni, senza
neanche la possibilità di difendermi o vendicarmi in alcun modo. Perlomeno lo sapranno
tutti e se anche troverò un sacco di oppositori, ci sarà sicuramente qualcuno là in mezzo
che mi darà ragione prima o poi: é solo per via di questi "qualcuno" che ancora suono...


...Grazie...
Eddie




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