Paul Di'anno Live in Italia Parte I |
Review
Di certo negli ultimi anni Paul ha avuto un grande ritorno di popolarità, non sempre corrispondente alla ricezione di unanimi consensi. Il Paul Di’anno di oggi è un uomo lontano dagli Iron Maiden in quasi tutti gli aspetti. Nel modo in cui interpreta le canzoni dei Maiden, nella attitude con cui affronta la vita, nella sua visione e partecipazione al music business e in tanto altro ancora. Lo avevo lasciato nelle sue scorse apparizioni italiche con la voce a pezzi e una corda vocale da operare. Lo ritroviamo oggi con una voce nettamente migliore e con un’aria vagamente più lucida e meno introversa. Lo show del Transilvania è il primo che Paul affronta in versione acustica. Pare sia in procinto di pubblicare un album con i Killers, ma lui dice di aver abbandonato il progetto, in cui propone in versione acustica i pezzi dei Maiden. Il lieve nervosismo con cui approda dietro il microfono, dopo il breve set acustico degli Axtra (con il suddetto Matteo) di pezzi dei Megadeth, svanisce presto lasciando spazio allo stupore di Paul (ed al suo disgusto) per le esecuzioni acustiche. A dire il vero, il set acustico non è risultato affatto penoso. Di certo i pezzi dei Maiden in stile acustico risultano un tantino improbabili, ma godibile se si è fan disperati come lo sono io. Gli Highlight della serata (buia serata) sono di certo Remember Tomorrow e The Beast Arises (dal primo disco dei Killers "Murder One", per me il miglior disco di Paul fuori dai Maiden). Il set di Paul dura in tutto 35 minuti, tornerà più tardi per rispondere ad alcune domande e firmare gli autografi di rito. La nota positiva è di certo la voce di Paul, tornata in forma più che dignitosa e si loda la gratuità della serata, alla fin fine assolutamente interessante. La review completa e tutte le foto di questo concerto saranno pubblicate sul primo numero della fanzine EDDIE’S in distribuzione agli iscritti nel mese di Luglio. Ciao. MG
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Paul Di'anno Live in Italia Parte II |
Review
Siamo a due passi dal Transilvania dove Paul ha suonato due sere fa. Il concerto di stasera però è elettrico e non ci sarà spazio per nessun compromesso. Le numerose persone che si accalcano all’ingresso prima del concerto sono ansiose di trovarsi davanti il "vecchio cantante degli Iron Maiden", e corrono indietro con i ricordi ai tanti gruppi che erano soliti ascoltare in gioventù Judas Priest, Exciter, Riot. Di quel Paul, lo scopriranno pochi minuti dopo è rimasto poco oltre al nome. Lo show elettrico èdi una portata superiore su ogni punto di vista. La band che accompagna Paul, Stefano e Federico degli Axtra, Matteo dei Children Of The Damned e Chad, scatenato batterista statunitense, è più a suo agio nei pezzi elettrici, così come Paul. Il singer britannico scatena la sua rabbia in un miscuglio di brani provenienti dai primi due labum dei Maiden e dal suo primo disco coi Killers, Murder One. Si succedono sul palco pezzi del calibro di Killers, Remember Tomorrow, Prowler e Marshall Lockjaw, Impaler, The Beast Arises. Da sempre, o almeno da molti anni a questa parte, Paul si dichiara molto più vicino al punk che al metal e si impegna in particolare in quelle che ritiene essere le canzoni dei Maiden che esaltano questa vena musicale. In chiusura di concerto quindi le rabbiose performance di Sanctuary e Running Free lasciano il segno. Sono costretto a sentire alcuni commenti insoddisfatti sul concerto che attribuisco di certi alle aspettative errate con cui alcuni sono giunti al Faster stasera. Se si aspettavano un Paul Di’anno con il chiodo e la chioma mossa del 1981, si sono sbagliati sul serio. La pelata di Paul, il suo andamento irregolare, qualche chiletto (!!!) in più e un sacco di rabbiosa veemenza sono ciò che lo caratterizzano oggi. La sincerità che si legge nei suoi sguardi ci lascia intuire la fatica di una persona che ne ha passate parecchie e non tutte se le è lasciate alle spalle. Se andate ad un suo concerto non aspettatevi un ragazzo pulito e briccone come quello dell’Ottanta ma un personaggio che ha pagato duro i suoi (tanti) errori. E che si propone a voi con l’onestà di chi non ha nulla da perdere. MG |