PAUL DI`ANNO + AXTRA
08/05/2003, Transilvania / Faster @ Torino

Acustico & elettrico, doppia dose di musica all`insegna dei Maiden.

di Clara Pomes


Questa settimana abbiamo voluto esagerare. Abbiamo deciso di andare a vedere due volte il mistico e da molti rimpianto ex cantante degli Iron Maiden Paul Di`Anno, in occasione di un suo concerto acustico al Transilvania Horror Rock Cafe e, tre giorni dopo, di uno elettrico al Faster, entrambi a Torino.

La scaletta dei due spettacoli è stata praticamente identica, e Paul come sempre ha riproposto soprattutto tante vecchie glorie dei giovani Maiden, come "The Ides Of March", "Prowler", "Wrathchild", "Remember Tomorrow", "Sanctuary" (offerta, nel secondo concerto, in una versione più punk, come Paul dice di averla intesa originariamente) e "Running Free". Il concerto elettrico è stato inoltre arricchito da "Murders in the Rue Morgue" e dalla pogatissima "Iron Maiden" come ultimo bis. In compenso durante il concerto acustico Di`Anno si è lanciato persino in un inaspettato accenno di "Chihuahua"!!! Il tutto, in entrambi i casi, inframezzato da alcuni pezzi della sua carriera successiva, tra cui la bella "The Beast Arises", la dolce "Dream Keeper" (solo acustica) e l`impetuosa "Impaler", e da tante battute, risate e facce buffe.

La voce inconfondibile di Di`Anno è rimasta quasi immutata nei due concerti, complessivamente diversi soltanto come ambientazione e naturalmente come chitarre (anche in quello acustico era presente la base di batteria elettronica), e i pezzi non hanno subito nessun adattamento particolare per essere resi eseguibili come unplugged. Si è avvertita infatti la fatica di mantenere i fraseggi e gli assoli originali su chitarre non elettriche, ma quello acustico è stato uno spettacolo molto caratteristico e coinvolgente (almeno per il pubblico). E in qualunque caso e sotto qualunque forma, ascoltare le canzoni dei Maiden con la voce di Di`Anno dà un`emozione fortissima a chiunque li ami o li abbia amati.

Dobbiamo dire che la presenza di Paul in Italia non è rara, ma un suo concerto in versione unplugged sì: lui stesso ha detto al pubblico che si è trattato di un esperimento, che però pare averlo lasciato molto perplesso. Un animale da palco come lui sembrava a disagio in quelle atmosfere così intime e raccolte - Transilvania piccolo ma strapieno, e a lume di candela - e davanti ad un pubblico relativamente tranquillo, "roba da R.E.M., non fa per me" diceva lui scherzando. Ma quel pubblico lo ha inondato di applausi e ha partecipato compatto a cantare tutti i pezzi storici, partecipazione e soprattutto sincero calore che invece sono un po` mancati durante la successiva esibizione canonica. Quest`ultima però è stata sicuramente molto più movimentata, anche grazie agli Axtra, gruppo di supporto che ha saputo scaldare gli animi del Faster con un buon repertorio di cover dei Megadeth (e i cui membri hanno accompagnato Di`Anno nel suo tour italiano), anche qui all`insegna del classico, da "Peace Sells..." alla tipica cover-di-cover "Anarchy in the U.S.A.".

Da ricordare comunque la presentazione fatta da Paul, durante il suo concerto elettrico, di uno dei due chitarristi, un man-in-black con stivali, calzamaglia e camicia trendy stropicciata: "on the guitar... SuperFinocchio!" (da parte nostra, massimo rispetto per i musicisti), presentando poi se stesso come Jennifer Lopez e il batterista come George Bush... Insomma, il nostro buon Paulino si è dimostrato ancora bello energico, simpatico e disponibile, dato che alla fine dei due concerti si è dedicato ai fans, che ha accolto uno per uno in modo molto ordinato dispensando autografi, pronto per fotografie e per quattro chiacchiere. Ovviamente non ci siamo fatti scappare l`occasione di fargli qualche domandina... Intervista in arrivo sulle pagine virtuali di Kronic!



PAUL DI`ANNO
Life after Maiden

di Stefano Biondi

"Scusatemi ragazzi ma devo proprio andare al cesso, ci vediamo qui tra tre quarti d`ora".
Con queste parole Paul rispose ad una nostra proposta di intervista nel backstage del Wacken Open Air 2001, salvo poi sparire definitivamente lasciandoci interdetti.
Non ci siamo certo dimenticati di lui e di recente lo abbiamo braccato in entrambe le date torinesi del suo tour italiano. Purtroppo la prima volta non era in vena di interviste e ci siamo limitati a poche chiacchiere e qualche autografo e due giorni dopo il suo inflessibile manager ha deciso di chiudere il suo assistito nel tour bus proprio quando ci accingevamo a bombardarlo di domande. Un paio di giorni dopo l`abbiamo chiamato in un albergo in Svizzera e non ha proprio potuto dirci di no... Cerchiamo quindi di conoscere meglio questo attempato panzerotto con la faccia da hooligan che tanti hanno amato con gli Iron per poi perderne le tracce nei due decenni successivi.



Ciao Paul, sono appena le 9, sei sicuro di essere sveglio (almeno tu!)?
Certo, sono prontissimo! Purtroppo non ho il telefono in camera quindi mi trovo nella hall dell`albergo (visto che non ha il telefono in camera deduco che non sia l`Hilton ndr.), è una situazione un po` buffa per un`intervista...

Cominciamo dal tour attualmente in corso: è la terza volta in tre anni che vieni in Italia...
Ogni volta che organizzo un tour è normale per me inserire qualche data nel vostro Paese visto che ai miei concerti c`e` sempre un pubblico abbastanza numeroso. Inoltre visto che i miei genitori sono siciliani mi è capitato di venire in Italia nel passato per andare a trovare mia mamma e ci ho anche vissuto per qualche tempo, immagino che te lo dicano tutti ma mi trovo molto bene da voi.

Quest`anno però i concerti sono addirittura quattordici!
Vero. E` una fortuna per me, mia moglie infatti in questo periodo sta lavorando a Napoli, fare un bel po` di concerti in Italia significa avere più occasioni di vedersi! Il motivo per cui le date sono così numerose sono i concerti acustici nei locali della catena Transilvania...

Ti abbiamo da poco visto in azione proprio in un concerto acustico ed abbiamo notato come tra una canzone e l`altra i tuoi commenti non fossero proprio gioiosi...
Hai ragione, la data a Torino è stata proprio la prima della tournee acustica ed ero molto nervoso... in alcuni di questi locali non c`era lo spazio per una batteria vera quindi abbiamo pensato di tentare questo esperimento. La sensazione è stata stranissima, la gente reagiva bene ma ero un po` spaesato perchè i volumi del suono erano molto diversi rispetto ai miei soliti concerti. Per carità, non ho nulla contro le chitarre acustiche, la cosa che veramente odio è la drum machine (che a nostro parere è stata utilissima ad aggiungere ritmo alle canzoni ndr.), sarò forse un musicista sorpassato ma penso che un batterista in carne ed ossa sia davvero insostituibile per questo genere di musica. Complessivamente preferisco suonare "elettrico", c`è molta più energia nell`aria!

Com`è nata la collaborazione con gli Axtra (tribute band dei Megadeth che accompagna Paul in Italia)?
Ho conosciuto il loro cantante e chitarrista Stefano qualche anno fa a Londra, è stato naturale rivolgersi ad un gruppo che in qualche modo conoscevo già...

Da dove nasce l`idea di suonare con gruppi provenienti dai Paesi in cui si svolgono i tuoi concerti?
L`esigenza deriva dal fatto che in questo periodo i Killers (band di cui Paul è il cantante ndr.) sono impegnati nella stesura del nuovo album, di conseguenza non era possibile fare tutto il tour assieme. Si tratta di una buona occasione per fare musica con persone nuove, che è un`esperienza che mi arricchisce sempre. Stasera ad esempio mi accompagneranno i Children Of The Damned, anche loro come gli Axtra sono molto bravi e hanno anche il vantaggio di suonare le canzoni degli Iron da sempre visto che, come si capisce dal nome, sono una cover band dei Maiden.

Visto che i Killers lavorano al disco mentre tu suoni in giro non ti senti un po` tagliato fuori dalla preparazione delle canzoni?
No. Con i Killers mi occupo soltanto di scrivere i testi e questo è un compito che posso svolgere tranquillamente nei ritagli di tempo tra un concerto e l`altro. Quando finirà il tour andremo in studio tutti insieme per registrare.

Alla fine delle date in Italia volerai in Canada, alla luce del recente allarme legato alla SARS questa trasferta ti preoccupa?
Beh, un po`, ma spero che non ci siano eccessivi pericoli. Il mio manager è riuscito ad organizzarmi un bel po` di date laggiù, sarebbe un vero peccato annullarle visto che suonerò di fronte a tante persone che non hanno mai avuto la possibilità di vedermi dal vivo.

Che impressione ti fa essere tuttora considerato da alcuni come il miglior cantante degli Iron Maiden nonostante siano passati 22 anni dal tuo allontanamento?
Ovviamente mi fa piacere, anche se penso che questo abbia influenzato il modo con cui molti hanno giudicato le cose che ho fatto dopo. Tutti si aspettavano che mi mettessi a fare musica simile ai Maiden e sono spesso rimasti delusi quando questo non è accaduto. Ad esempio nel 1984 ho pubblicato il primo album a nome Di`Anno e i fan degli Iron credevano di trovarci canzoni heavy metal mentre il materiale era molto più melodico... c`erano addirittura delle tastiere...

In ogni caso nella tua scaletta di questo tour i brani dei primi due dischi degli Iron la fanno da padrone.
E` vero, so che i ragazzi le apprezzano sempre, inoltre visto che non vado in giro nè con i Killers nè con la mia band (i Di`Anno ndr.) mi è sembrato normale mettere un po` da parte il mio repertorio recente, anche se due o tre canzoni dei Killers le facciamo ad ogni concerto.

Che cosa ci dobbiamo aspettare dai tuoi prossimi lavori?
Sicuramente qualcosa di potente ma non retrò. La musica pesante mi piace ancora tantissimo ma voglio sperimentare qualcosa di più moderno del classico heavy tradizionale.

New metal?
No di certo! Quello non fa per me, diciamo che sono attirato da musica fisica ed aggressiva, con un feeling hardcore. In fondo le mie origini sono punk!

Anche dal palco ti abbiamo sentito ribadire con orgoglio il tuo passato di musicista punk. Tra l`altro hai collaborato a numerosi tribute album (ZZ Top, Thin Lizzy, Nazareth, Ufo ed ovviamente Iron Maiden), ha mai pensato di lavorare a qualche cover punk?
Assolutamente sì. Purtroppo sono sempre mancate le occasioni per tradurre in pratica questo mio desiderio. Se una casa discografica mi chiamasse e mi mettesse a disposizione il budget per registrare un po` di canzoni delle mie punk band preferite sarei davvero felicissimo. Purtroppo finora questo non si è verificato.

Abbiamo parlato delle tue origini, cosa ti piace adesso? C`è qualche gruppo recente che ti sembra particolarmente valido?
I System Of A Down. Prima ti ho citato musica fresca ed attuale, di fisicità e di impatto hardcore, mi sembra che loro riassumano in maniera molto convincente questi concetti.

La tua carriera ti ha portato a suonare con un gran numero di musicisti, con chi ti piacerebbe collaborare?
Qualche anno fa durante un concerto in Brasile mi hanno raggiunto sul palco i Sepultura, è stato un momento bellissimo che ricordo ancora con piacere. Visto che da anni ormai mi sono trasferito lì qualche occasione di sentirsi non manca. Sono musicisti molto capaci nonchè dei ragazzi simpatici.

Come mai ti sei trasferito in Brasile?
Semplice, sette anni fa durante una tournee laggiù ho conosciuto quella che poi è diventata mia moglie! Adesso viviamo a San Paolo e abbiamo dei bambini. E` un paese molto diverso dall`Inghilterra ma non sono affatto pentito della scelta.

A proposito di famiglia... il 17 Maggio sarà il tuo quarantaquattresimo compleanno. Come lo festeggerai?
Oh già! Non me lo ricordare!! Scherzi a parte, come potrai notare c`è una pausa nelle date del mio tour e il mio compleanno è proprio in quel periodo. Io e mia moglie Tatiana passeremo qualche giorno insieme a Pescara.

Torniamo a parlare di musica: la tua carriera dopo gli Iron è stata ricca di progetti, dischi e collaborazioni. Qual è il lavoro che ti ha soddisfatto di più?
Se penso alle cose che ho fatto in passato mi sembra che molte non rappresentino più appieno la mia identità musicale di oggi. I dischi con i Battlezone ad esempio li considero come tappe di un percorso. Per questo l`album di cui vado più orgoglioso adesso è "Nomad" realizzato nel 2000 a nome Di`Anno. E` aggressivo e non copia per nulla i Maiden, tanto che qualcuno ha parlato di un incontro tra il power e il thrash. E` il primo frutto della band che ho messo su dopo il mio trasferimento, gli altri ragazzi che suonano con me infatti sono tutti brasiliani.

C`è una domanda che ti fanno sempre nelle interviste e che ti ha stufato?
Certo che c`è! "Perchè hai lasciato gli Iron Maiden?" HA! Me l`avranno fatta un milione di volte!

Ok. Mi hai appena fatto buttare tutte le domande sugli Iron... quale domanda invece vorresti che ti facessero?
Beh, forse non c`è una domanda specifica, però spesso mi piacerebbe che invece di parlarmi sempre degli Iron mi chiedessero qualcosa in più sulle cose che ho fatto dopo visto dall`82 ad oggi ho suonato con una caterva di gruppi!

Un`ultima cosa: abbiamo notato che durante i concerti ogni tanto accenni qualche movenza da rapper. Il rap è in qualche modo una tuo influenza? E` una specie di presa in giro?
Nessuna delle due in realtà... semplicemente non ho il pieno controllo di me stesso quando sono sul palco! Nella migliore delle ipotesi riesco a controllare la mia voce e a volte nemmeno quella!